La legge di Bilancio 2022, (art. 1, comma 44, legge n. 234/2021), consente di usufruire di un credito d’imposta per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico.
Possono usufruire dell’agevolazione tutte le imprese purché attive e non soggette a fallimento o altra procedura concorsuale in regola con il versamento dei contributi (durc) e le normative relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
- per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, 20% (tale percentuale scende al 10% per gli anni successivi) della relativa base di calcolo, assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro;
- per le attività di innovazione tecnologica aventi per obiettivo la realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, la percentuale è del 10% (dopo il 31/12/2023 la percentuale scende ulteriormente al 5%);
- per le attività di innovazione tecnologica 4.0 e green, aventi per obiettivo la realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, la percentuale è del 15% (tale percentuale per il 2023 scende al 10% e successivamente al 5%).
I termini (e pertanto le differenze) di Ricerca e Sviluppo, Innovazione Tecnologica e Design ed estetica sono descritti nel Decreto Transizione.
Le Spese ammissibili per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale sono:
- spese di personale sia subordinato che autonomo, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo
- quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice per i beni materiali mobili e per i software utilizzati nei progetti
- spese per contratti di ricerca extra muros aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività
- quote di ammortamento relative all'acquisto da terzi, anche in licenza d'uso, di privative industriali relative a un'invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale
- spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d'imposta
- spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti.
Le Spese ammissibili per le attività di innovazione tecnologica sono:
- spese di personale sia subordinato che autonomo, direttamente impiegati nelle operazioni
- quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice per i beni materiali mobili e per i software utilizzati nei progetti
- spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività
- spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d'imposta
- spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti.
Le Spese ammissibili per le attività di design e ideazione estetica sono:
- spese di personale sia subordinato che autonomo, direttamente impiegati nelle operazioni
- quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice per i beni materiali mobili compresa la progettazione e la realizzazione di campionari
- spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività
- spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d'imposta
- spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti.
Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili
Per accedere all’agevolazione occorre il riconoscimento del credito d’imposta attraverso una certificazione rilasciata da un revisore dei conti le cui spese sono riconosciute in aumento del credito d’imposta. La relazione tecnica ed asseverata deve essere conservata.